L’importanza dell’idratazione per il nostro corpo - L’Acqua

01.08.2014 20:46

Acqua come componente primaria del corpo umano

Il corpo umano è composto in media per il 60% di acqua.

Questa percentuale, però, varia con l’avanzare dell’età: da giovani ne siamo “più ricchi”, ma con il passare degli anni la sua quota si riduce progressivamente.

Si passa così da valori medi del 75-80% nel neonato a valori del 40-50% nell’anziano.

Se  andiamo ad analizzare quali siano le parti del corpo in cui si distribuisce l’acqua, scopriremmo che, contrariamente a quanto si possa pensare, il tessuto in cui l’acqua è più abbondante è il nostro cervello (85%), seguito dal sangue (80%), dai muscoli (75%) dalla cute (70%), dal tessuto connettivo (60%) e dalle ossa (30%).

Questo perché l’acqua è il motore che fa funzionare i processi metabolici dell’organismo: i tessuti a maggiore attività metabolica, quindi, sono quelli più ricchi di acqua.

Di conseguenza, il tessuto con il minor quantitativo di acqua, sarà quello adiposo, con il 20%.

L’acqua, quindi,  entra in stretto rapporto con le molecole costituenti la struttura del nostro corpo,

come grassi e proteine.

I grassi, in realtà, a causa della loro natura chimica, ne contengono quantità limitate: ogni grammo di grasso lega solo 0,2 g di acqua.

Il discorso cambia se consideriamo le proteine. Queste molecole, infatti, sono estremamente avide di acqua: ogni grammo lega 4 g di acqua.

I soggetti obesi, quindi, hanno una percentuale di acqua inferiore a quella delle persone normopeso.

Gli atleti con buona muscolatura, invece, hanno una maggiore percentuale di acqua poiché i muscoli ne contengono circa il 77%.

È stato, inoltre, stimato che occorrono circa 230 g di acqua per chilo di massa magra per garantire la sopravvivenza tissutale.

L’apporto di acqua non può, quindi, essere lasciato al caso.

Infatti, sia le bevande sia gli alimenti forniscono acqua: il fabbisogno di un adulto è di circa 2,5 litri al giorno, di cui circa 350 ml derivano dalle reazioni che avvengono nell'organismo, mentre il resto deve provenire dalla dieta sotto forma di cibo (circa 1000 ml), per esempio frutta e verdure, e bevande (1000-1500 ml).

Non dimentichiamo che una piccola quantità di acqua proviene anche da pane, pasta e cereali (10-15%), mentre il latte ne apporta quasi il 90%. 

Ovviamente, la parte del leone la fa l'acqua che beviamo.

 

Acqua e le sue funzioni nell’organismo umano

Abbiamo già detto che l’acqua viene introdotta con gli alimenti e le bevande.

È un nutriente essenziale per l’organismo, poiché la quantità di acqua prodotta con il metabolismo (circa 350 ml) non è sufficiente a coprire il fabbisogno giornaliero.

È coinvolta in una serie di funzioni fondamentali per la nostra vita e precisamente:

  • permette il trasporto dei nutrienti
  • regola il bilancio energetico
  • ha potere detossicante
  • regola la temperatura corporea
  • regola l’equilibrio idrico

Ma non solo: utilizzata come bevanda favorisce i processi digestivi, è fonte di sali minerali e svolge un ruolo importante come diluente delle sostanze ingerite oralmente, inclusi i medicinali.

Entriamo più nello specifico:

 

Trasporto di sostanze nutritive

L’acqua nel corpo trasporta nutrienti e ossigeno dall’intestino e dai polmoni verso le cellule; viceversa le scorie e l’ossido di carbonio vengono trasportati mediante l’acqua (sangue e linfa) ai reni, ai polmoni e alla pelle per essere espulsi, purificando il corpo.

Così facendo circa 6.000 litri di sangue al giorno passano per l’organismo, di questi 1.600 - 1.800 litri attraverso i reni.

Le arterie, le vene e il sistema linfatico possono pertanto essere considerati come un gigantesco sistema di trasporto.

 

Regolazione del bilancio energetico

L’acqua rappresenta l’elemento nel quale avvengono la maggior parte delle reazioni chimiche. Attiva, infatti, tutte quelle reazioni biochimiche che prendono il nome di processi di “idrolisi”. Questi rappresentano le tappe fondamentali nella digestione degli alimenti e nella produzione di energia: è per idrolisi che da una molecola di adenosintrifosfato o ATP si libera un legame fosforico altamente energetico.

In sostanza, è grazie alla idrolisi che si produce la moneta di scambio delle reazioni chimiche del corpo, l’ATP.

 

Potere detossificante

Una delle funzioni più importanti dell’acqua è certamente quella di eliminare sostanze nocive, scorie e minerali inorganici, sostanze prodotte dall’organismo per trasformare gli alimenti e l’ossigeno in nutrizione ed energia.

Le scorie metaboliche acide vengono eliminate attraverso le urine, le feci, il sudore ma anche attraverso la respirazione.

Molte vengono trasmesse agli organi escretori attraverso il sangue: gran parte di questo lavoro viene svolto dal rene che riassorbe il 99% di acqua e, poiché occorrono almeno 15 cc di acqua per smaltire 1 g di urea (il metabolita finale della demolizione proteica ai fini energetici), bisogna fare attenzione a non assumere troppe proteine che rischierebbero di sovraccaricare esageratamente di lavoro il rene.

Questo fenomeno può incrementare  la tendenza alla disidratazione per la notevole richiesta di acqua nello smaltimento dell’urea.

Ricordiamoci allora di supportare adeguatamente l’organismo nelle diete iperproteiche attraverso una corretta idratazione.

 

Regolazione temperatura corporea

La sudorazione è uno degli stratagemmi utilizzati dall’organismo umano per mantenere l’omeotermia, cioè per cercare di mantenere la temperatura corporea sui 37°C e consentire il funzionamento ottimale della “macchina”.

Basta, però, un innalzamento della temperatura corporea di soli 2° per vedere ridurre vistosamente la prestazione fisica.

In condizioni ambientali di scarsa ventilazione e tasso di umidità elevato, la sudorazione si fa più intensa, determinando un’importante dispersione di acqua e sali.

Diventa però scarsamente efficace il meccanismo di abbassamento della temperatura corporea legato all’evaporazione.

Quando si innalza la temperatura entra in gioco il centro di regolazione ipotalamico che:

  • attiva e regola la sudorazione e la conseguente evaporazione fa dilatare i vasi sanguigni modificando la quantità di flusso sanguigno a livello della cute.
  • Intorno ai 30° si ha il cosiddetto “stato termico neutro” dove un individuo a riposo e senza abbigliamento non si scalda e non si raffredda.
  • A basse temperature la dispersione del calore avviene essenzialmente grazie ai meccanismi di conduzione, convezione e irraggiamento.
 
Regolazione dell’equilibrio idrico

Per funzionare bene il corpo umano ha bisogno di poter contare costantemente sulla presenza di una quantità ben determinata di acqua ed è per questo che il bilancio idrico deve sempre essere mantenuto in equilibrio.

L’organismo elimina acqua tramite:

  • Evaporazione: attraverso la cute (perspiratio insensibilis) e i polmoni (respirazione), in quantità variabile, sotto il controllo della termoregolazione
  • Feci: in quantità variabile, soggetta a regolazioni
  • Urine: in quantità variabile e strettamente controllata; la perdita di acqua attraverso le urine è importantissima per la regolazione del bilancio idrico-salino.

L’organismo assume acqua in tre forme:

  • Acqua preformata, contenuta negli alimenti in percentuale variabile
  • Acqua di ossidazione, che si forma come prodotto finale del metabolismo ossidativo, che però è quantitativamente minore
  •  Acqua bevuta, la percentuale di acqua di cui l’organismo può regolare l’assunzione, attraverso lo stimolo della sete

 

Senza acqua - La disidratazione

Quando il bilancio idrico si fa negativo si parla di disidratazione, letteralmente cattiva idratazione.

Possono risultare gravi per l’organismo umano bilanci anche moderatamente negativi di acqua.

Una diminuzione dell’acqua totale corporea (ATC) corrispondente al 2% del peso del corpo è già in grado di alterare la termoregolazione e influire negativamente sul volume plasmatico, rendendo il sangue più viscoso e limitando l’attività e le capacità fisiche del soggetto: il cuore si affatica e può insorgere, nei casi estremi, il collasso cardiocircolatorio.

Con una diminuzione del 5% si hanno crampi; una diminuzione del 7% del peso del corpo può provocare allucinazioni e perdita di coscienza.

Perdite idriche vicine al 20% risultano incompatibili con la vita.

Le cause di disidratazione:

  • L’esposizione ad un clima secco e ventilato, non necessariamente caldo; anche alle basse temperature, infatti, la disidratazione è notevole basti pensare che ad esempio il freddo stimola l’eliminazione di acqua con le urine. Inoltre, in montagna, viene eliminata più acqua con la respirazione, poiché la tensione di vapore dell’aria espirata è più alta di quella ambientale
  • L’esercizio intenso e prolungato
  • Gli episodi ripetuti di vomito e diarrea abbondanti (in caso di colera la morte dell’individuo sopraggiunge proprio a causa delle notevoli perdite idriche legate ad un’inarrestabile diarrea)
  • Una forte emorragia ed ustioni
  • Un’assunzione insufficiente di liquidi

Le conseguenze della disidratazione (% rispetto al peso corporeo)

Insorgenza del senso di sete - 0,5%

Alterazione della regolazione e del volume plasmatico - 2%

Crampi muscolari - 5%

Allucinazione, perdita di coscienza - 7%

Incompatibilità con la vita - 20%

 

Acqua - Effetti dell’idratazione sul corpo

Come principio di carattere generale, si può affermare che una corretta idratazione è fondamentale per il naturale svolgimento delle reazioni biochimiche e dei processi fisiologici che ci assicurano la vita.

Bere adeguatamente, quindi, è una strategia importante per prevenire diverse malattie e disturbi. Non esiste funzione nel nostro organismo che non richieda la presenza di acqua.

La maggior parte delle persone, però, non beve abbastanza perché non sa quanto sia importante il ricambio dell’acqua e non conosce gli straordinari effetti che questo elemento può avere sul nostro benessere.

 

L’acqua nella prevenzione delle malattie

Va chiarito un punto: le acque minerali in bottiglia non hanno effetti terapeutici in senso stretto, ma essendo dotate di caratteristiche organolettiche e igieniche particolari, sono in grado di svolgere azioni favorenti la salute.

Le proprietà “benefiche” che un’acqua minerale naturale può vantare sono, quindi, da attribuire da un lato alla quantità e al rapporto fra i sali in essa disciolti, dall’altro all’assenza di sostanze inquinanti o indesiderabili.

L’impiego dell’acqua (di quella minerale in particolare), oltre a contribuire ad una corretta idratazione, può svolgere un’azione salutistica, un ruolo preventivo o esercitare un’azione coadiuvante il trattamento farmacologico.

Quando si beve non solo ci si disseta, ma si assumono elementi importanti (oligoelementi come calcio, sodio, ferro, magnesio, zolfo, bicarbonato, fluoro) che a seconda della tipologia e della concentrazione possono soddisfare le diverse esigenze di benessere psico-fisico.

Infine, ecco le 8 regole fondamentali sull’idratazione:

 1    Ricorda di bere sempre al mattino a digiuno uno o due bicchieri d’acqua a temperatura ambiente, depura l’organismo e stimola l’attività diuretica dei reni dopo la lunga pausa notturna;

2    Bevi sempre un po’, lontano dai pasti e non aspettare che sia la sete a farti bere, per compensare la normale perdita di liquidi del corpo e permettere il buon funzionamento di tutte le funzioni vitali;

3    L’acqua non fa mai male ed essendo un alimento a zero calorie non fa assolutamente ingrassare;

4    Non bere meno di 1,5 - 2,5 litri di acqua naturale al giorno;

5    L’acqua è uno dei migliori strumenti per dimagrire, prima di tutto perché prende il posto di tutte le altre bevande, come quelle gasate, i succhi di frutta o gli alcolici, che sono una fonte nascosta di calorie. È poi un buon modo per diminuire l’appetito e spesso quando pensiamo di avere fame in realtà abbiamo sete. L’acqua non ha né grassi né calorie, va dunque bevuta in abbondanza durante una dieta;

6    Bere una buona quantità di acqua favorisce la diminuzione del rischio cardiaco. Uno studio che è durato sei anni,  pubblicato nel Maggio del 2002 dall’American Journal of Epidemiology,  ha dimostrato che coloro che devono più di 5 bicchieri di acqua al giorno avevano, durante il periodo dello studio, il 41% di probabilità di meno di subire un infarto di coloro che bevevano meno di 2 bicchieri di acqua al giorno;

7    Un altro sintomo della disidratazione è la cefalea, infatti spesso questo sintomo è legato semplicemente ad un diminuito introito di acqua. Chiaramente le cause possono essere tantissime ma la disidratazione è una causa abbastanza comune;

8    Bere una buona quantità di acqua è stata correlato ad una diminuzione del 45% del rischio di cancro al colon. Bere molta acqua può anche diminuire il rischio di cancro alla vescica e al seno.

 

Se bere ti sembra difficile e ti passa la voglia dopo il terzo bicchiere, ricorda che tisane e infusi sono un ottimo modo per variare la tua idratazione.

Oltre a dare sapore all’acqua possono apportare utili elementi ed aiutarti a drenare, a rilassarti, a trovare l’energia - basta scegliere la giusta tisana, senza zucchero ovviamente!!

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